Come era!
Sembrano trascorsi moltissimi decenni da quando tutti i privati cittadini consegnavano una cartellina piena di documenti al proprio consulente per l’elaborazione del modello 730. Tanti scontrini, ricevute fiscali, documenti della casa, documenti del lavoro che generavano sempre molte fotocopie, e quindi utilizzo anche di molta carta, toner, ecc.
Quante volte durante le visite presso gli Studi Professionali ho sentito ripetere: “ Ah no…i 730 non li facciamo proprio, perché generano oltre che uno spreco di materiale, anche un traffico di persone all’interno dello studio che crea molta confusione.”
Nuova tendenza per il modello 730
Da queste affermazioni sembrano passati decenni perché da due anni a questa parte si è invertita la tendenza. Adesso si va verso una telematizzazione sempre maggiore delle informazioni scambiate tra i vari soggetti che riduce al minimo lo scambio di documenti cartacei ed il transito di persone negli studi professionali.
Da parte dell’amministrazione finanziaria c’è la volontà di spingere verso questa direzione e pertanto si arriverà al punto in cui sarà azzerato il passaggio di documenti tra i vari soggetti.
Questa tendenza comporta sia per l’immediato che per il prossimo futuro un aumento vertiginoso dell’importanza della tecnologia utilizzata per l’elaborazione dei modelli 730.
Informatica e digitalizzazione delle informazioni
Tutta la filiera sarà obbligata a informatizzarsi. Gli operatori sanitari, notaio, farmacie ecc. ecc. dovranno dotarsi di software in grado di generare un file telematico da trasmettere all’amministrazione finanziaria.
Gli intermediari dovranno dotarsi di software gestionale per acquisire la documentazione sotto forma di file digitale, poi per elaborare il modello 730, ed infine per generare un altro file telematico contenente la dichiarazione direttamente al Centro di assistenza fiscale.
Conseguenze e soluzioni per lo Studio Professionale
Quindi possiamo tranquillamente affermare ancora una volta che è in atto una semplificazione dell’attività quotidiana per tutti i soggetti della filiera tranne che per lo studio professionale che invece ha avuto ancora una volta un aumento delle difficoltà. Infatti per il comune cittadino l’attività si è semplificata perché non deve pensare più a raccogliere documenti. Gli operatori sanitari devono semplicemente dotarsi di un software che generano
ricevute fiscali e fatture anche sotto forma di file digitale. Invece l’intermediario ancora una volta, purtroppo, deve impegnarsi per gestire tutto il processo informatico, dall’acquisizione dei file telematici, alla elaborazione dei modelli 730 fino alla generazione del file digitale.
In conclusione, come abbiamo già ripetuto più volte in altri articoli del nostro Blog, è sempre più forte la necessità di dotarsi di software gestionali sempre più “perfomanti” che con pochi passaggi consenta di gestire tutto il processo…..senza perdere di vista la consulenza fiscale!